In preparazione al Mese di Maggio PELLEGRINA NELLE NOSTRE CASE
Il mese di maggio, nella devozione popolare è dedicato alla Vergine Maria. Nel mese di maggio in particolare rivolgiamo la nostra preghiera a Dio perché possiamo imparare il modo giusto di onorarlo, prendendo come nostro modello di fede e di preghiera la Madre di Gesù.
Maggio è il mese in cui, nelle chiese e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Dio l’omaggio della preghiera e dell’adorazione per mezzo di Maria.
È anche il mese nel quale più larghi e abbondanti, per intercessione di Maria, dal cuore di Dio affluiscono a noi i doni della divina misericordia. La pia pratica del mese di maggio è espressione di delicata devozione verso la Vergine, ricca di frutti spirituali per il popolo cristiano, perché Maria è la migliore strada che conduce a Cristo e ogni incontro con lei ineffabilmente si risolve in un incontro con Cristo.
Il continuo ricorso a Maria non è altro che cercare fra le sue braccia, in lei, per lei e con lei, Cristo salvatore, al quale gli uomini, negli smarrimenti e nei pericoli della vita, sentono il bisogno di rivolgersi, come a porto di salvezza e fonte di sicura speranza.
Il mese di maggio conserva ancora oggi un notevole fascino spirituale e vi sono quelli che oltre al rosario e alle varie preghiere con le quali ci si rivolge a Dio nelle parrocchie, partecipano anche ad altre iniziative di devozione mariana. La vera devozione mariana non separa mai Maria dal mistero di Cristo e della Chiesa, tenendo conto che Lei è unita in modo ineffabile a Gesù Cristo e nella Chiesa occupa, dopo Cristo, il posto più alto e più vicino a noi.
Durante il mese di maggio, è buona consuetudine ritrovarsi insieme per pregare non solo nelle chiese, ma anche nei cortili delle case. Sia quando si prega da soli che in gruppo, per favorire un maggiore clima di raccoglimento può essere conveniente esporre qualche bella icona della Vergine. Quando non si può partecipare ogni giorno al rosario completo si può prendere l’impegno di recitare almeno una decina del rosario o ricordandoci almeno delle “TRE AVE MARIE” che Don Bosco ricordava ai suoi ragazzi dell’Oratorio durante il suono della campana.
Confidando in tutti Voi, che leggete il foglietto parrocchiale, di essere uniti a me nella preghiera Mariana, Auguro con tutto il cuore di riscoprire il dono e la forza della preghiera.