Pace a Voi

Pace a Voi

“PACE  A VOI

È il saluto pasquale che Gesù rivolge i suoi discepoli apparendo a loro per la prima volta dopo essere risorto dai morti.

L’apostolo ed evangelista Giovanni così scrive: “La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi” (20,19).

Questo saluto di Gesù la comunità cristiana ha voluto farlo proprio, mantenerlo fino ad oggi, e così ancora scambiarselo nelle assemblee liturgiche.

Cosa è questa pace che Gesù risorto augura e dona i suoi amici?

Lui stesso ci spiega il significato: dopo essersi mostrato vivo, (mostrò loro le mani e il costato) e aver messo gioia nel cuore dei suoi, continuò ripetendo il saluto:

Pace a voi, e aggiunse:

come il padre ha mandato me, anche io mando voi…

alitò su di loro e disse ricevete lo spirito Santo e rimettete i peccati.

Gesù nell’annunciare il regno di Dio (= salvezza) durante il ministero apostolico, aveva affer-mato di essere venuto per salvare, non per condannare: il Padre ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chi crede abbia la vita… non ha mandato il suo Figlio per condannare ma per salvare.

Con la sua resurrezione Gesù porta a compimento in maniera definitiva il progetto di salvezza:

inviando i discepoli nel mondo con la sua stessa autorità

  datagli dal Padre

– donando a loro lo Spirito Santo, la vita stessa di Dio, la sua forza, la sua sete di amore per poter perdonare: Pace a voi.

In questi giorni, in cui sembra che la cattiveria trionfi, anche noi eleviamo a Te l’antico grido: “Sorgi, Signore, tu nell’arca della tua potenza, vieni in nostro aiuto. Perché lascerai che i violen-ti dicano: dov’è il loro Dio? Mostraci il tuo volto è salvaci”

Signore Gesù, nel giorno della tua risurrezione, rinnova anche per noi il dono della Pace, dacci la forza di far pace:

– nel nostro intimo;

– nelle nostre famiglie;

– nelle nostre comunità parrocchiali;

– nel nostro ambiente di lavoro;

– con chi ci governa;

– con tutte le persone che vivono sulla terra.

Che la globalizzazione in atto non si trasformi in un’altra torre di Babele, ma sia un prato dove i vari colori e le varie lingue dei popoli sappiano esprimerti gratitudine e ringraziamento.

Gesù risorto, donaci la tua Pace.  Auguri e buona Pasqua a tutti.

Don Gianpiero, Don Cesare e mamma Piera

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